Trekking e passeggiate in Basilicata per un viaggio a contatto con la natura: ritrovare un ritmo lento e attraversare la Basilicata a piedi.

Continua la nostra rubrica alla scoperta della Basilicata. In questo articolo, i migliori percorsi di trekking adatti alle famiglie, agli escursionisti neofiti e a chi vuole scoprire la bellezza di paesaggi incontaminati fra boschi, aree protette, percorsi religiosi e itinerari storici. Iniziamo!

La guida completa dei percorsi può essere scaricata gratuitamente a questo link

Il percorso delle sette pietre

All’interno del Parco di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, “Le sette pietre” definiscono un itinerario disegnato sulla traccia di un antico percorso di collegamento fra Pietrapertosa e Castelmezzano. Adatto a tutti, specialmente alle famiglie, consente di entrare in contatto diretto con le bellezze naturalistiche del parco, ma non solo.

Il percorso, trae ispirazione da racconti popolari tramandati di generazione in generazione  e raccolte anche nel libro “Vito ballava con le streghe” di Mimmo Sammartino.  Lungo il sentiero la narrazione si traduce in forme sonore, visive ed evocative e diventa una storia incisa sulla pietra. In ognuna della sette tappe, c’è uno spazio allestito che accoglie l’opera artistica ed evocatrice di ognuna delle sequenze del racconto e un’ambientazione sonora che regala ulteriori suggestioni alla magia naturale del parco.

L’Abetina di Laurenzana

Spostandoci nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, arriviamo nel borgo da cui è nato il nostro istituto di credito: Laurenzana. Qui, è possibile attraversare la Riserva regionale Abetina di Laurenzana, un’area naturale protetta che si estende in un territorio molto particolare con una vegetazione unica nel suo genere, che presenta una biodiversità elevata. Il bosco, che ospita enormi esemplari di Abete Bianco, che raggiungono una circonferenza del tronco fino a 4 metri, è ideale per le famiglie e per l’osservazione di esemplari come il picchio rosso, il tordo bottaccio, la ghiandaia, il merlo e varie specie di rapaci diurni e notturni.

Di particolare importanza storica, nella zona, le fonti di acqua, fra cui Fontana Acqua La pietra, Fontana Acqua delle Manche e fonte “Acque della Quercia”. Quest’ultima, una fontana di origini medievali poco distante dal grande albero monumentale “La Quercia di Fra’ Egidio”. Attraverso il contributo del nostro Fondo Etico, a sostegno dell’associazione Nucleo Guardia Ambientale ed il Centro di educazione ambientale “Ceas La Quercia di Fra’ Egidio”, è stato possibile recuperare la fontana e installare un punto di ristoro. Oltre al ripristino di un bene storico, lo scopo ultimo di questi lavori è quello di garantire una situazione di benessere agli escursionisti che intraprendono il “Cammino di Fra’ Egidio”, un percorso immerso nella natura, che coniuga sport, meditazione e religione.

Il cammino culmina al Grande albero, la monumentale quercia sotto il quale il beato di Laurenzana amava ritirarsi in meditazione.

Bosco Magnano, il Peschiera e l’area faunistica del Capriolo

All’interno del Parco Nazionale del Pollino, Bosco Magnano è situato nei pressi di San Severino Lucano. Fra gli alberi antichi, Il torrente Peschiera è la casa di numerose specie quali trote, crostacei, anfibi e la rara salamandrina dagli occhiali.

L’itinerario lungo 20 chilometri, è tuttavia comodo poiché presenta un basso dislivello. Per le famiglie, l’itinerario può essere percorso fino all’area pic-nic

Si piò raggiungere il percorso, provenendo alla SS653 Sinnica, dallo svincolo “San Severino” e procedere sulla SP4 per 10 chilometri. L’inizio del sentiero è situato di fronte all’area parcheggio, poco prima di una curva a gomito. Il torrente scorre sotto la strada.


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Gole di Fosso Iannace

Ancora all’interno del Parco Nazionale del Pollino, le gole di Fosso Iannace rappresentano un itinerario breve ma pieno di emozioni, in uno degli angoli più suggestivi del monte che unisce Basilicata e Calabria. Le gole fluviali ricoperte di vegetazione, hanno creato un ambiente protetto unico nel suo genere. Il percorso, che costeggia il torrente è lungo solo 4 chilometri, ed è adatto sia alle famiglie che possono lasciare il percorso a metà e dirigersi al santuario della Madonna del Pollino, sia ai più preparati che possono proseguire verso la Serra di Crispo e a Piano Iannace, quini in cima al monte. È possibile, lungo il percorso, imbattersi in una piccola colonia di Pini Loricati, alberi simbolo della Basilicata.

Il percorso è raggiungibile dai borghi di Mezzana, Salice Frido e Torre. La strada asfaltata conduce al Santuario della Madonna di Pollino, da cui è possibile proseguire per i percorsi più impegnativi verso la cima del massiccio montuoso.

Murgia Timone

Se visitate Matera, la terza città più antica del mondo, i percorsi del Parco Chiese rupestri del materano sono molto suggestivi. L’itinerario più adatto, anche a famiglie con bambini più piccoli, è Murgia Timone. Una zona ricca di testimonianze umane: chiese rupestri, jazzi e masserie. Da visitare, il Villaggio Trincerato di Murgia Timone risalente al neolitico, le chiese Madonna delle Croci e San Falcione. La murgia, è anche luogo che accoglie specie vegetali e uccelli rari.


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Bosco Pantano di Policoro

Sulla costa Jonica, tra le dune e il bosco, è sopravvissuta una testimonianza della antiche foreste lucane, che probabilmente hanno dato il nome originale di Lucania da Lucus = Bosco. Questo itinerario è immerso in una zona di notevole interesse faunistico, ecologico e culturale. In alcune parti della zona, sono ancora presenti le tartarughe marine caretta-caretta. Il bosco Pantano rappresenta un Arca, è popolata ancora oggi da specie in via di estinzione. Lo si può percorrere in bicicletta o a piedi ed è adatto a tutti in particolare alle famiglie.

Passeggiata Monte San Biagio

Sulla costa tirrenica, a Maratea, la passeggiata che dal centro storico del borgo conduce al “Cristo di Maratea” è sicuramente una delle più affascinanti e spirituali avventure che la nostra regione offre. La statua del redentore è una colossale scultura posta sulla cima del Monte San Biagio, realizzata dall’artista fiorentino Innocenti tra il 1963 e il 1965.  alta circa 22 metri, si colloca al terso posto fra le statue dedicate a Cristo in tutta Europa. L’escursione è facile e conduce anche ai ruderi della cittadella antica conosciuta come “Il Castello”. Per raggiungere il percorso si può parcheggiare l’auto nei pressi del centro storico.

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