Al Festival Nazionale dell’Economia Civile, la Presidente Teresa Fiordelisi per l’intervento di “Società di azioni a responsabilità illimitata”

“In Buona Compagnia” il tema scelto per l’edizione 2022 del Festival Nazionale dell’Economia Civile, organizzato da Federcasse, Next – Nuova Economia per tutti e Sec – Scuola di Economia Civile, in partnership con Muse e ConfCooperative.

Veniamo da un tempo che ci ha insegnato la superiore forza della compagnia. Da soli non andiamo da nessuna parte. […] Bisogna sviluppare questo concetto di compagnia riconoscere l’altro e la sua diversità non per buonismo, ma per strategia: per ottenere maggiore benessere e migliori risultati.

Inizia così l’intervento della presidente Teresa Fiordelisi al Festival nazionale dell’Economia civile, nel panel dal titolo “Società di azioni a responsabilità illimitata”, introdotto dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti e dal sindaco di Firenze Nardella, in compagnia di Elisabetta Soglio, caporedattrice del Corriere della Sera Buone Notizie, Anna Manca vicepresidente di Confcooperative e Chiara Tommasini, presidente CSVnet e Consiglio Direttivo NeXt Nuova Economia per Tutti.

Scelte, azioni, opportunità

Essere Banca di Credito Cooperativo significa presenza nel territorio a contatto con la comunità.

Fare credito – continua la presidente – sta diventando sempre più difficile in ragione di una normativa ipertrofica che sta automatizzando, sulla base di strumenti algoritmici, il processo di valutazione del credito. Stanno perdendo importanza le informazioni “soft” che noi Bcc abbiamo in ragione della vicinanza e presenza in quelle comunità.

Eppure, si legge nell’intervento del direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti, pubblicato sul quotidiano Avvenire del 16 settembre, il Rapporto sul Ben-vivere 2022 anticipa i risultati di uno studio empirico in via di pubblicazione (Semplici, Bobbio, Magnani). Nella ricerca si conferma come “la prossimità multidimensionale delle banche mutualistiche di comunità sia una leva per attivare la generatività locale. Soprattutto in quei contesti nei quali si registrano maggiori livelli di fragilità economica e lavorativa.”

Occorre rimettere in moto le opportunità, riaprirle, e fare in modo che tutti possano accedervi. C’è bisogno di risorse? Ora le abbiamo grazie al PNRR. C’è bisogno però che le azioni siano condivise. C’è bisogno di co-responsabilità.

Per citare il professor Zamagni, “responsabile è colui agisce non solo per non fare il male, ma a favore del bene”.

Una responsabilità nel suo triplice significato di respondeo, dare delle risposte, res-pondus dal latino “peso” prendersi un impegno, prendersi cura, farsi carico del peso delle cose e cercare di porvi rimedio e infine, l’accezione dello sposare (dal latino sponsus, participio passato del verbo spondére ‘promettere solennemente, garantire’). La responsabilità di cui oggi abbiamo bisogno risponde, si prende cura e si fa carico degli impegni e garantisce, appunto sposa.

Anche piccole azioni sono grandi segni e la responsabilità, quella illimitata, comunque paga sempre.

Teresa Fiordelisi

 

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