Si è svolta a Bologna la convention annuale di iDee, che anche quest’anno ha centrato un tema attuale e di particolare importanza nel percorso, quasi ventennale, di costruzione di una consapevolezza generativa in favore della parità di genere inclusiva, anche nel mondo del sistema del credito cooperativo.

Nella foto, da sinistra: Herbert von Leon, Enrica Cavalli, Teresa Fiordelisi, Paulina Scwarz, Augusto Dell’Erba e Mauro Fabbretti

Ha aperto con queste parole i lavori la Presidente Teresa Fiordelisi:

“Sappiamo che potere è un termine forte, l’abbiamo scelto per stimolare un confronto acceso.

Ma abbiamo voluto definirlo con l’aggettivo qualificativo possibile.

Un potere dunque dinamico, a servizio delle comunità, che a volte è impossibile per le donne e che altre volte anche quando viene raggiunto diventa insostenibile”

Il recente report del United Nations Development Programme dal titolo Breaking down gender biases. Shifting social norms towards gender equality dimostra come nel mondo siano diffusi bias cognitivi e retaggi culturali che ancora oggi limitano l’effettiva parità di genere.

Dallo studio emergono, fra gli altri, dati allarmanti. Il 49% degli intervistati, sia donne che uomini su 80 paesi, crede che gli uomini siano leader politici migliori delle donne; il 43%, inoltre, è convinto che gli uomini siano più capaci di fare business rispetto alle donne.

Approfondisci qui lo studio

“Il Goal 5 dell’agenda 2030, non potrà essere raggiunto se questi stereotipi continueranno a condizionare la visione del mondo di interi popoli” continua la Presidente Fiordelisi, e aggiunge:

“Dal Medio Oriente all’Italia, dalla politica al business, le donne possono essere la chiave per interpretare presente e futuro.

Abbiamo disegnato insieme i modelli di potere possibile; un potere che non è mai autoritario, che non soffoca le libertà altrui ma anzi, le nutre e le fa crescere. Si tratta di modelli replicabili da uomini e da donne che si lasciano alle spalle i vecchi modelli stereotipati.

Dobbiamo impegnarci quotidianamente per costruire un sistema sostenibile in cui il potere sia davvero uno strumento e non un fine per generare valore, economico, ma soprattutto umano.

Leadership femminile

“Una leadership femminile – nelle parole del direttore BCC Iccrea Banca, Mauro Pastore – di cui la presidente Fiordelisi è l’evidenza plastica. Collaborativa, inclusiva, empatica, un modello che aggiunge valore e rende le le azioni più produttive ed efficaci, non trattandosi di un semplice esercizio di potere e in cui la pluralità incide su produttività e su obiettivi di business.”

Sapere è Potere, il binomio citato dal Presidente Federcasse, Augusto Dell’Erba, a chiusura del panel di saluti che hanno visto la partecipazione di

“Un sistema differente quello delle BCC, che oltre ad avere un patrimonio monetario, hanno un patrimonio culturale da trasferire che si fonda sui valori della mutualità, della comunità, della prevalenza.”

Valori fondanti della cooperazione di credito e dell’impresa cooperativa riconosciuti dall’articolo 45 della Costituzione.

“L’impianto normativo nazionale è esito di una cultura – ricorda Dell’Erba – di un sapere che va coltivato per formare donne e uomini che possano essere consapevoli di questo potere e possano andare a esercitarlo nei luoghi di decisione, a prescindere dalle quote rosa.

E a proposito delle quote rosa, auspica che possano presto essere superate poiché nel momento in cui la parità diventerà norma, sarà superflua una legge che protegga la pluralità di genere.

“Potere possibile, volere indispensabile”, è l’intervento telegrafico di Sergio Gatti.

Potere impossibile

Alla convention, ospiti Lucia Capuzzi, giornalista dell’Avvenire, e Pegah Moshir Pour, attivista per i diritti dell’umanità.

Ci sono luoghi del mondo – racconta la Capuzzi – in cui manca la possibilità di arrivare ad esercitare il potere. In Afganistan, mancano le libertà fondamentali e soprattutto il diritto all’istruzione. Le donne cercano di afferrare ogni minimo spazio per attuare forme di resistenza creativa non violenta ma potente, che diventa ESISTENZA, e che è possibile solo laddove esiste una comunità nel senso di mutualità e protezione reciproca.

 

 

Mentre Pegah Moshir Pour, a cui è stato assegnato il Premio TraguardIdee 2023, lascia, su un capitolo buio della storia dell’umanità che oggi stiamo vivendo e che ci riguarda tutti, uno spiraglio di luce con il suo messaggio:

“C’è grande consapevolezza, in tutto il mondo da parte di donne e di uomini che siamo (almeno numericamente) pari e mi piace interpretare la parola potere non come sostantivo ma come verbo, perché insieme possiamo unire le competenze e le capacità per creare un mondo in cui vi sia benessere e pace per tutti

Potere come alleanza

Che cos’è il potere? E cosa c’entra con le donne? Questo uno degli stimoli della giornata che ha aperto lo speech di Riccarda Zezza, una delle donne che di più sta influenzando il cambiamento verso la parità di genere.

“Nell’accezione e nella percezione occidentale odierna, al potere manca un pezzo della narrazione. Dobbiamo superare il bias cognitivo per cui il facile è la decisione giusta. Infatti, stiamo facendo un grande sforzo, per un’alleanza fra maschile e femminile, non una contrapposizione.

È importante dire, raccontare, affrontare la complessità, altrimenti gli schemi non si rompono e gli stereotipi non si superano.”

Cosa c’entrano le donne con il potere – TedX – Riccarda Zezza

Lo “spread della parità di genere”

Le conclusioni, affidate ad Alessandro Azzi, Presidente Onorario di iDee, ci ricordano che il potere è mettersi al servizio e che, come Banche di Credito Cooperativo, abbiamo il duplice compito, oltre all’azione di impresa e all’impatto economico sui territori, di tornare a occuparci di educazione e cultura nelle comunità

“Mi piacerebbe, dice, ogni giorno andare a controllare lo spread della parità di genere tra i valori che richiamiamo e le pratiche che realizziamo. Azzeriamo lo spread.

 

Guarda qui la convention iDee 2023

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