Potenza – 15 luglio ore 11.00 presso Teatro Stabile, presentazione di Una Bellezza Prigioniera?, il volume fotografico che racconta di parità ed equità

Un volume che narra le donne della polizia penitenziaria, quello della fotografa Claudia Marone, promosso dalla referente regionale delle pari opportunità per la polizia penitenziaria Anna Cestaro, condiviso dalla consigliera di parità regionale per la Basilicata Ivana Pipponzi e sostenuto dal Fondo Etico Bcc Basilicata.

Questo libro fotografico ben si inserisce quindi nella più ampia campagna socio-culturale che ha come fine quello di conseguire l’obiettivo della piena partecipazione delle donne in ogni ambito professionale.

 

«La partecipazione delle donne all’esercizio di funzioni della sicurezza pubblica è stata ostacolata dal pregiudizio che determinate attività non fossero adeguate alla natura della donna (…) L’eguaglianza fu affermata e scolpita nel testo costituzionale, ma l’attuazione di quel principio richiese tempo e avvenne con uno sviluppo graduale».

(Marta Cartabia, Ministra della Giustizia)

 

“Rappresentare tramite la fotografia la realtà lavorativa che impegna le donne della polizia penitenziaria significa anche far conoscere all’esterno l’attività positiva con la quale le appartenenti all’amministrazione della polizia penitenziaria dimostrano di voler brillantemente superare quei retaggi culturali ai quali ha fatto riferimento la ministra Cartabia.” sottolinea la Presidente Bcc Basilicata Teresa Fiordelisi.

“Il volume – aggiunge – aiuta a far emergere in modo chiaro che il timore di non poter avere le stesse possibilità dei colleghi, un tempo considerato tra i fattori dissuasivi alla scelta di intraprendere una professione in un ambiente lavorativo prevalentemente maschile come quello nelle forze di polizia, non appartiene ormai alle donne della Penitenziaria. Così come il timore di dover rinunciare in qualche modo alla propria femminilità. Attivarsi per raggiungere una vera parità di genere non vuol dire seguire solo i valori di equità e giustizia, ma significa anche puntare a una logica di vantaggio negli ambiti lavorativi, perché in questo modo si favorisce anche una crescita economica sana, con risultati migliorativi.”

 

 

 

 

 

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