“Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale”: questo il tema della 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, che si è concluso ieri 29 ottobre 2017, presso la Fiera Internazionale della Sardegna a Cagliari a cui Bcc Basilicata ha partecipato, con entusiasmo e interesse, tra le “buone pratiche” come banca per lo sviluppo.
Tre giornate di confronto e incontro: “è uscita una fotografia del paese dove a trainare sono la manifattura di qualità che rilocalizza in Italia e cerca lavoratori qualificati che spesso non trova, il settore socio-assistenziale sempre più importante con i servizi alla persona, l’economia che valorizza il genius loci dei nostri territori [… ]” (Mons. Filippo Santoro).
“La funzione sociale delle banche si declina nelle scelte imprenditoriali. Noi, prima di erogare denaro alle famiglie, impieghiamo ore e ore ad ascoltarle. Non ci porta lucro ma riteniamo sia la nostra missione”. Lo ha detto Teresa Fiordelisi, presidente della Banca di credito cooperativo della Basilicata, durante l’incontro sul tema “Creare nuove opportunità di lavoro e di impresa”. La Bcc dispone di 11 filiali tra le province di Potenza e Matera e nell’ultimo anno e mezzo ha erogato 30 milioni di credito. “Nell’esame delle richieste che ci pervengono facciamo una selezione in base alle caratteristiche dell’impresa. Quella che ha comportamenti corretti nei confronti di fornitori, ambiente e persone per noi è privilegiata nell’erogazione del credito”. Una pratica che, secondo Fiordelisi, offre alla banca una maggiore competitività, perché “la responsabilità sociale è uno strumento che regola il mercato”. Nell’ultimo anno la Bcc della Basilicata ha anche scommesso su “progetti etici”, “anche se siamo consapevoli che non possono avere subito successo sul mercato”. Un esempio è Magazzini Sociali, il progetto finanziato che consente di donare gli avanzi dei supermercati ai più poveri. “Si tratta di contributi assegnati a fondo perduto. Ma in questo caso l’evoluzione del progetto ha dimostrato di avere un successo non solo sociale”.
*Fonte (www.agensir.it)